Scrivi un commento
al testo di Loredana Savelli
ferie - Il Reno a Rees
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
ferie
spaesare i pensieri: il vuoto si riempe di una noia onesta
Il Reno a Rees (Germania)
Il Reno a Rees è un bell’uomo dalle larghe spalle e le gambe paralizzate. I pesi sembrano lievi sulle chiatte ingombranti. Traghettatori ubbidienti tracciano rotte a ripetizione. Lineari, le ombre dei pioppi intersecano gorghi misteriosi. Il Reno amoreggia
con un cormorano sazio e triste.
|
Lorena Turri
- 08/07/2010 10:35:00
[ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]
Molto belle Loredana..
"Il Reno amoreggia con un cormorano Sazio e triste."
E bellissimo, mi sembra di vederlo!
Bentornata!
|
franca Alaimo
- 07/07/2010 18:04:00
[ leggi altri commenti di franca Alaimo » ]
Una descrizione, parlo della seconda poesia, ricca di dettagli, una sorta di pagina di diario, scritta durante un viaggio in terra altra, e però il verso finale introduce una riflessione che accomuna uomini e creature ad ununica meta finale: il mare per il fiume Reno; la morte (presenza taciuta,ma sottintesa) per tutti gli altri. E, infine, quei traghettatori di merci ricordano altre acque, altri passaggi e pedaggi di antica memoria. Traghettarci è il nostro destino, dopo un lungo traffico di giorni.
|
|
|